FISI ha dichiarato l’ennesimo stato di agitazione in ambito pubblico in disaccordo con il Dl del 24/3 sulla gestione dei rientri in servizio dal 1 aprile perché, anche in assenza dello stato di emergenza, vengono mantenute inaccettabili discriminazioni e si introducono i presupposti di modificazioni contrattuali senza ricorrere al confronto.
Questo governo è il vero virus pericoloso per il nostro Paese.
Il FISI Invita tutto il personale docente a continuare la battaglia di resistenza e a pretendere il reintegro alla propria attività senza alcuna condizione.
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