Buongiorno a voi, fedeli lettori! Oggi mi accingo a scardinare alcune delle convinzioni più radicate nel nostro rapporto con le banche, quelle istituzioni che trattiamo con più reverenza di quanto riserviamo ai nostri suoceri durante il pranzo di Natale.
Vi siete mai chiesti cosa succede realmente ai vostri sudati risparmi quando li affidate alla banca con la stessa fiducia con cui un bambino consegna il dente da latte al cuscino? Ebbene, preparatevi a un risveglio brusco, ma necessario.
I VOSTRI SOLDI NON SONO REALMENTE “VOSTRI” (NÉ TANTOMENO “LÌ”)
Quando depositate denaro in banca, state essenzialmente trasformando il vostro prezioso capitale in un prestito non garantito all’istituzione bancaria. Sì, avete letto bene: tecnicamente, state prestando i vostri soldi alla banca. Dal punto di vista legale, quei fondi non sono più “vostri” ma diventano parte del patrimonio della banca, mentre voi diventate semplici creditori.
Come conferma la Banca dei Regolamenti Internazionali nel suo documento “L’importanza della struttura finanziaria e legale dei depositi bancari” (2019): “I depositi bancari rappresentano essenzialmente un diritto contrattuale del cliente nei confronti della banca, non un diritto di proprietà sui fondi depositati” (BRI, 2019, p.27).
Il professor Richard Werner, economista presso l’Università di Southampton, lo spiega ancor più chiaramente nella sua pubblicazione “Come le banche creano denaro e perché ciò importa” (2014): “Dal momento in cui depositate denaro, esso diventa legalmente proprietà della banca, mentre voi ottenete solo un diritto di credito verso la banca stessa” (Werner, 2014, p.71).
Vi sentite già come quando scopriste che Babbo Natale era in realtà vostro padre in costume? Aspettate, c’è di peggio!
LE BANCHE CREANO DENARO DAL NULLA (COME PER MAGIA, MA SENZA LA BACCHETTA)
Contrariamente alla credenza popolare che le banche prestino i depositi dei clienti, la realtà è molto più sorprendente: le banche creano letteralmente nuovo denaro dal nulla quando concedono prestiti. Non è un trucco di illusionismo da talent show – è il sistema bancario moderno nella sua essenza.
La Banca d’Inghilterra lo ammette candidamente nel suo Quarterly Bulletin (2014): “Piuttosto che raccogliere depositi quando i risparmiatori mettono da parte denaro, sono le banche che creano depositi nel momento in cui erogano prestiti” (Bank of England Quarterly Bulletin, 2014 Q1, p.14).
Anche la Deutsche Bundesbank nel suo documento “Il ruolo delle banche, non-banche e banca centrale nel processo di creazione monetaria” (2017) conferma: “Quando una banca concede un prestito, essa crea, simultaneamente, un deposito corrispondente nel conto del mutuatario, generando così nuovo denaro” (Deutsche Bundesbank, 2017, p.13).
È un po’ come se io potessi creare pizza semplicemente promettendo di consegnarla a qualcuno. La differenza? Io dovrei poi effettivamente cucinare la pizza, mentre la banca deve solo digitare alcuni numeri su un computer!
L’ASSICURAZIONE SUI DEPOSITI È LIMITATA (MOLTO LIMITATA)
Molti di noi dormono sonni tranquilli pensando che i nostri risparmi siano al sicuro grazie all’assicurazione sui depositi. Ma questa protezione è molto più limitata di quanto la maggior parte delle persone immagini.
In Italia, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) garantisce fino a 100.000 euro per depositante per banca. Sembrano tanti, ma considerate che questa protezione copre soltanto un numero limitato di scenari e non protegge affatto in caso di svalutazione monetaria, inflazione o eventi sistemici che colpiscano l’intero sistema bancario.
Come evidenzia uno studio della Banca Centrale Europea, “Sistemi di garanzia dei depositi: limitazioni e sfide” (2022): “I sistemi di assicurazione dei depositi sono progettati per gestire fallimenti isolati, non crisi sistemiche. In caso di eventi che coinvolgano numerose istituzioni simultaneamente, le riserve di questi fondi potrebbero rivelarsi insufficienti” (BCE, 2022, p.45).
L’Associazione Bancaria Italiana stessa ammette nella pubblicazione “Protezione dei depositi nell’Unione Bancaria” (2021) che “la capacità effettiva di rimborso in scenari di crisi multipla è messa in discussione dalla limitata disponibilità di risorse rispetto al totale dei depositi potenzialmente coinvolti” (ABI, 2021, p.33).
È un po’ come avere un’assicurazione sulla casa che copre solo il salotto, mentre il resto dell’abitazione potrebbe tranquillamente andare in fiamme senza alcun rimborso!
Quindi?
A questo punto starete probabilmente considerando il materasso del letto di casa vostra come un’alternativa allettante (gioco di parole intenzionale) per i vostri risparmi. Non vi sto suggerendo di ritirare tutti i vostri fondi domani mattina – anche perché creerei una fila alla cassa più lunga di quella per l’ultimo iPhone – ma di comprendere le realtà del sistema in cui operiamo.
La consapevolezza è il primo passo verso una gestione finanziaria più intelligente. Se possiedo un ombrello ma non so come aprirlo, finirò comunque bagnato quando piove! Allo stesso modo, se non comprendiamo come funziona realmente il denaro, rischiamo di restare finanziariamente “fradici” nonostante tutti i nostri sforzi.
E voi, cari lettori, cosa ne pensate? Avevate idea di queste verità scioccanti sul mondo bancario? Fatemi sapere nei commenti. Nel frattempo, io vado a depositare i contanti nel materasso… scherzo! O forse no?
Carlo Makhloufi Donelli
Nato a Villerupt (F) il 12.02.1956 – Studioso e Ricercatore in fisica quantistica applicata a biologia molecolare e neuroimmunologia – Membro del board di ricerca scientifica di diverse organizzazioni nazionali ed internazionali – Ideatore e Coordinatore del progetto EDIPO «Eliminazione isole di plastica oceaniche»
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