LA MISURA È COLMA!
La situazione umanitaria a Gaza è uno degli avvenimenti più drammatici della storia moderna.
Qualunque sia stata l’entità e la responsabilità dell’attacco del gruppo armato Hamas il 7 ottobre 2023, la brutale rappresaglia supera di gran lunga qualunque possibile proporzionalità.
La violenza cieca della Stato di Israele si è abbattuta indistintamente su uomini e donne, combattenti e semplici cittadini, anziani, medici, infermieri e soprattutto, soprattutto bambini! E non è un caso; l’accanimento contro donne e bambini palesa l’intenzione diabolica di cancellare il futuro di un popolo, di attuare uno sterminio di massa che possa rendere impossibile il riprodursi stesso di quel popolo.
Le polemiche, stucchevoli e al tempo stesso sinistre e oscene, scatenatesi, soprattutto in Occidente, sul termine genocidio, non possono occultare la natura perversa e criminale di quello che sta compiendo lo Stato d’Israele, purtroppo ‒ dobbiamo riconoscerlo ‒ con l’appoggio prevalente della sua popolazione. Ogni giorno si susseguono scene ed episodi sempre più cruenti, sempre più al di fuori di qualsiasi immaginazione: una crudeltà senza limiti, di cui il disonorato esercito israeliano ‒ un esercito che attacca intenzionalmente donne, bambini e anziani innocenti ‒ sembra compiacersi, sguazzando nel sangue e nel dolore, tra gli applausi e le risate compiaciute degli elementi più cinici o fanatici di quella società.
Uno Stato che, nel nome di una delirante mitologia di grandezza, si sente “popolo eletto”, è giunto all’inconcepibile, all’inimmaginabile, al Male assoluto. Ma una società che accetta tutto questo, che si nutre del sangue e del dolore altrui, difficilmente potrà tornare sana nelle prossime generazioni.
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