Egr. Ministro Valditara,
Le scrivo per comunicarLe una decisa presa di posizione contro la risposta che Lei ha dato ai docenti precari e ai sindacati che chiedevano di non indire il nuovo concorso PNRR, prima di aver assunto i precari già idonei presenti nelle GM dei precedenti concorsi, in GPS, oltre agli idonei del primo concorso PNRR, che altrimenti dovrebbero paradossalmente rifare il concorso, pur avendo già dimostrato le loro competenze. La Sua risposta, infatti, oltre a non essere risolutiva della situazione endemica del precariato, evidenzia, purtroppo, una scala di priorità, condivisa dal governo e dalla politica europea, per cui risultano più importanti i fondi del PNRR che la stabilizzazione dei precari.
Infatti, in un video della rubrica “Il Ministro risponde” sul canale YouTube, Lei ha affermato: <<Che cosa succede se noi dovessimo bloccare i concorsi e non assumere 70.000 docenti con queste nuove procedure volute dall’Europa? Che metteremmo a serio rischio una parte significativa di quei 24 miliardi che costituiscono l’ultima tranche del PNRR>>.
La Sua risposta rientra nell’ottica generale della fruizione dei fondi del PNRR, ovvero che sono soldi che noi italiani riceviamo sotto ricatto, poiché non possiamo utilizzarli per ciò che serve davvero, per esempio, in questo caso, costruire nuovi edifici scolastici con aule che accolgano gruppi classe di 15 alunni invece di 30 e così assumere tutti i docenti precari e stabilizzare anche il personale ATA, oppure quelli che dobbiamo investire per forza nella digitalizzazione degli ambienti scolastici invece che riparare gli edifici stessi, molti dei quali, come sa, fatiscenti o inadeguati ad essere ambiente confortevole per lo studio e la formazione dei nostri ragazzi.
Questo aspetto l’abbiamo già evidenziato per lo meno da due anni, ad esempio nel documento PNRR E SCUOLA 4.0 dell’aprile 2023, che Le allego per conoscenza, dove evidenziavamo anche che bisogna sempre ricordare che questi fondi del PNRR non sono dei cadeau, ma prestiti che dovremo restituire: se sono prestiti, non Le sembra che dovremmo potere usarli come è davvero utile a noi, o in caso contrario rifiutare di contrarli con un cortese ma fermo “NO, GRAZIE”?
Nella Sua risposta, Lei specificava che grazie a questi fondi sono stati assunti fin’ora anche docenti non da concorso PNRR (40.700 lo scorso anno e 12.800 quest’anno): se è così, dimostri a tutto il mondo della scuola che la stabilizzazione è la vera priorità, assumendo TUTTI i docenti delle GM, consentendo l’abilitazione con sovvenzioni statali ai docenti in GPS seconda fascia che non possono permettersi di partecipare al mercato dei CFU, e immettendo in ruolo i docenti che hanno superato il concorso PNRR precedente, che, avendolo superato, hanno evidentemente le competenze per entrare in ruolo, senza l’assurdità di partecipare a un nuovo concorso, e tutto questo PRIMA di indire il nuovo concorso PNRR. È stata concessa la proroga fino al 31 dicembre 2026? Usiamola! Che si bandisca il nuovo concorso a settembre 2026 con graduatorie pubblicate entro dicembre.
E prima si faccia ciò che si deve ai tanti troppi precari del mondo della scuola.
Sarei felice se Lei offrisse attenzione a questa possibile soluzione, e che venisse a condividere le Sue riflessioni con i docenti precari che manifesteranno a Roma sabato prossimo dalle ore 13.
La aspettiamo
Antonia Esposito
Segretaria Nazionale Scuola
FISI_ PNRR e scuola 4.0 manifesto
Sono d’accordo con i vontenuti della lettera e spero che ci possa essere una risposta positiva. Tengo comunque a precisare che la scuola ha subito molti attacchi, in quanto formatrice della società futura. Luogo deputato alla cultura che è sempre stata vista come nemica del potere politico, pertanto spero che possa esserci uno spiraglio per un miglioramento