I fiorentini non possono più accedere, ormai da alcuni anni, a singoli monumenti come la Cupola, il Campanile, il Battistero, Santa Reparata e il Museo dell’Opera del Duomo, nemmeno pagando un biglietto per il singolo monumento, ma sono obbligati ad acquistare il biglietto cumulativo, solo con pagamento elettronico, come qualsiasi turista, quindi a un costo molto alto, se si pensa alla fruizione di un monumento della propria città. Inoltre, il biglietto ha una durata di sole 72 ore.
La FISI ha inviato una lettera al sindaco Sara Funaro e all’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini, sottolineando come gli abitanti di un comune non possono essere considerati alla stregua di turisti.
Altro fatto gravissimo è che l’Opera di Santa Maria del Fiore per l’acquisto dei biglietti obbliga a pagare esclusivamente con carta di credito impedendo l’acquisto in contanti. Violando l’art. 1277 del codice civile, che impone l’accettazione del pagamento in moneta avente corso legale, e l’art. 693 del codice penale, che punisce chiunque rifiuti il pagamento in moneta avente corso legale.
Per accedere a ogni monumento, inoltre, è obbligatorio oltrepassare i metal detector fino a un massimo di 5 dispositivi, i quali rilasciano onde elettromagnetiche nocive per la salute. In questo caso non viene tenuto conto delle persone deboli e fragili (in particolare bambini, anziani e persone con patologie) che sono sottoposte a questo tipo di impatto elettromagnetico.
La FISI chiede al Comune di Firenze di attivarsi per ottenere dall’Opera di Santa Maria del Fiore:
– un biglietto per i singoli monumenti, che preveda l’accesso a prezzo ridotto per i fiorentini
– la possibilità di pagare anche in CONTANTI
– ridurre il numero di metal detector, attraverso una modalità diversa di accesso ai monumenti.
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