Sulla carta il PNRR Italia è un piano che mira a una trasformazione strutturale, radicale e completa del nostro Sistema Paese con la promessa di offrire una pubblica amministrazione più efficiente, trasporti più sostenibili e diffusi, una sanità pubblica più moderna, una maggiore coesione territoriale, un mercato del lavoro più dinamico e senza discriminazioni di genere, maggiore investimento sulla ricerca, un sistema di istruzione più inclusivo e innovativo, il tutto grazie alla provvidenziale… “digitalizzazione forzata”.
A nostro avviso, ci troviamo di fronte ad una precisa strategia che tende sia all’indottrinamento che alla formattazione dei cervelli delle nuove generazioni nel tentativo di creare: IL PERFETTO CITTADINO GLOBALE E DIGITALE. Un bravo, fedele e disciplinato suddito, ligio alle regole imposte (compreso a quelle ingiuste…) e tendenzialmente propenso a trasformarsi in una sorta di moderno schiavo al pari di coloro che vivevano nel buio della caverna di Platone. Uno schiavo che sarà pronto a etichettare come pazzo colui che tenterà di riportarlo alla luce della Conoscenza e che, pur di difendere le proprie (a volte comode) catene, non esiterà a condannare a morte il saggio di turno.
Il nostro obiettivo è dunque quello di ri-occupare intellettualmente il mondo della scuola italiana per far rinascere la scuola della Costituzione, la vera Scuola Pubblica e Democratica.
Vi presentiamo il documento che la Commissione di lavoro FISI scuola ha preparato per informare sulla “Disumanizzante Digitalizzazione Forzata” che guida il PNRR.
Il documento è in formato libro, affinché chiunque lo condivida possa stamparlo e diffonderlo nella propria scuola e possa farlo leggere ai docenti, agli alunni e ai genitori.
E’ assolutamente necessario che tutti facciano qualcosa per impedire il capovolgimento di un paradigma fondamentale: “la tecnologia al servizio dell’uomo”.
“Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico-scientifica […] La mia preoccupazione è che altre capacità […] stiano correndo il rischio di sparire […]. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come cittadini del mondo; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro”.
(Martha C. Nussbaum – “Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno di una cultura umanistica”, 2014)
Grazie per il vostro impegno 🙏
Assolutamente da condividere!
Da docente, ma prima di tutto, padre di 4 figli in età scolare, sono basito, terrorizzato e deluso da queste macabre prospettive digitali!