La FISI aderisce allo sciopero indetto per l’intera giornata del 7 maggio per tutto il personale docente ed Ata, a tempo determinato e indeterminato, delle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado contro le prove INVALSI e le Nuove Indicazioni Nazionali.
Contro le prove INVALSI perché, lungi dal favorire uno sviluppo positivo nel sistema educativo e dal misurare le competenze, sono costituite da test decontestualizzati a risposta chiusa o aperta univoca che hanno diffuso nelle scuole la pratica del teaching to test, sottraendo tempo e attenzione alla didattica attiva ed esperienziale, fondamentale per sviluppare pensiero critico, autosufficienza, autostima, autonomia culturale ed emotiva.
Per quanto riguarda le Nuove Indicazioni Nazionali 2025:
– presentano una forte impostazione eurocentrica, dogmaticamente centrata sulla considerazione dell’Occidente quale centro del mondo e identitaria, che ignora l’interdipendenza culturale e scoraggia l’assunzione di prospettive plurali, fondamentali in una società multiculturale;
– segnano un ritorno a un modello educativo autoritario, nozionistico e selettivo, abbandonando la visione di una scuola democratica, inclusiva, laica e aperta alle differenze;
– affermano l’importanza di un percorso educativo a contatto col mondo esterno e invece insistono sul valore della dimensione digitale e artificiale;
– valorizzano i talenti individuali in chiave meritocratica e competitiva, a scapito di cooperazione, solidarietà ed eguaglianza, e promuovono un’idea di identità costruita in opposizione alla diversità;
– si riferiscono alla famiglia solo al singolare, escludendo la pluralità delle realtà familiari contemporanee;
– descrivono la violenza di genere come una “triste patologia”, rifiutando che essa è invece il risultato di dinamiche profonde e radicate della società;
– propongono una generica “educazione del cuore” e il sentimento dell’amore come strumenti per contrastare stereotipi e violenza di genere, ignorando l’educazione all’affettività, al riconoscimento e rispetto delle differenze;
– riducono lo sviluppo del senso del limite e dell’etica del rispetto a un esercizio tecnico o a un’adesione formale a regole, trascurando il riconoscimento dell’altro come portatore di dignità;
-limitano i luoghi di sviluppo della persona alla scuola e alla famiglia, negando la complessità dei processi di apprendimento che avvengono in una molteplicità di contesti interconnessi, riconosciuta invece dalle Indicazioni nazionali del 2012;
– si fondano su un impianto complessivo nozionistico e normativo: le lunghe liste di conoscenze disciplinari da acquisire, le dettagliate indicazioni metodologiche e i moduli di apprendimento interdisciplinari minano di fatto la libertà di insegnamento;
– trascurano la funzione formativa della valutazione.
Nota bene
I lavoratori non sono tenuti a dichiarare anticipatamente l’adesione o meno allo sciopero. Possono comunicare che non hanno ancora deciso e che decideranno la mattina del giorno stesso.
Docenti ed ATA incaricati a tempo indeterminato o determinato, che non risulteranno presenti a scuola e che non si siano dichiarati in malattia, secondo normativa vigente, risulteranno automaticamente in sciopero.
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