Sono passati quattro anni da quel 2021, quando fu introdotta la famosa tessera verde (Green Pass) che sancì una crepa nella nostra storia. Da un giorno all’altro ci furono tolti diritti che fino a poco prima pensavamo inalienabili e chi si rifiutava di farsi inoculare il siero benedetto (ma sperimentale) non aveva più diritto di lavorare.
Mercoledì 15 ottobre si è tenuto un evento organizzato dagli amici di Treviso Il giorno della vergogna per ricordare quel periodo funesto.
Insieme ai lavoratori che furono sospesi, subendo vessazioni e punizioni, erano presenti diverse realtà sindacali, quelle piccole ma determinate, che hanno preso le distanze dai sindacati istituzionali dando voce a chi chiedeva il rispetto del diritto alla libertà di scelta: Fisi, Osa Polizia, Sindacato dei Popoli Liberi, CUB, Sindacato d’Azione e FAILMS. Tutti insieme per ricordare il passato ma anche per proporre vie nuove da percorrere.
Il Segretario Generale Ciro Silvestri ricorda che FISI il 21 ottobre 2021 proclamò uno sciopero ad oltranza di tutti i settori pubblici e privati, in difesa dei diritti costituzionali, alfine di permettere la grande manifestazione di Trieste. Cosa mai accaduta prima d’ora.
Informa inoltre che è stata depositata una proposta di legge per togliere alle piccole organizzazioni sindacali la possibilità di esistere come tali. Invita i sindacati presenti a superare le differenze e le incomprensioni per creare una Confederazione che proponga una vera alternativa sindacale, che sia testimone della resistenza senza mai piegarsi al potere.
È stata una serata ricca di parole di riconciliazione volte a superare la frattura sociale voluta dal potere per tenerci divisi: prima della distinzione tra vax e novax esiste la nostra umanità che deve essere risvegliata e preservata a tutti i costi.
Ricordare è il nostro impegno, affinché cose simili non si ripetano più.
Silvia Favaretto
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