Il governo sionista di Netanyahu non sta solo bombardando Gaza: sta anche prendendo di mira i giornalisti, cioè coloro che con il loro lavoro documentano i fatti e permettono al mondo di sapere.
Quando il giornalismo è ridotto a nemico di guerra, quando il diritto a raccontare è perseguitato, in ogni giornalista costretto a tacere o a morire, muore l’intera civiltà del diritto.
Forse non tutti sanno che i giornalisti sono lavoratori civili tutelati dal diritto internazionale e colpirli è un crimine di guerra.
Senza di loro, resterebbero solo le versioni ufficiali del potere criminale e le menzogne confezionate per giustificare massacri.
Noi stiamo dalla parte di chi rischia e spesso sacrifica la vita per raccontare.
Stiamo con i giornalisti palestinesi e con tutti i cronisti indipendenti che continuano a testimoniare, anche a costo del martirio.
Difendere i giornalisti significa difendere la libertà di tutti i lavoratori, il diritto alla conoscenza e alla vita.
A difesa dei giornalisti perseguitati e uccisi il nostro sindacato sostiene il quotidiano Haaretz, che dall’interano di Israele denuncia al mondo di orrori che si stanno consumando.
Mentre il regime israeliano tenta di sopprimere anche questa voce, noi la raccontiamo ogni settimana in cinque lingue, italiano , francese, inglese, spagnolo, esperanto, dal canale YouTube:
https://youtube.com/@romacapitalefisisindacato?si=Dz8IL7o6v1T8cnff
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