Andrea era sempre stato diffidente. Quando scoppiò la pandemia e tutti correvano a vaccinarsi, lui sentiva che qualcosa non tornava. Decise di non farlo e fu subito isolato, trattato con freddezza da amici e colleghi.
Imparò a stare zitto, ma continuò a informarsi, scoprendo che dietro la pandemia c’era molto di più: censura, obblighi, identità digitali, euro elettronico, controllo totale sulle persone.
Col tempo, Andrea iniziò a pensare che tutto facesse parte di un disegno più grande, forse persino per ridurre la popolazione. Non si illudeva di cambiare il mondo, ma si unì a gruppi di persone che la pensavano come lui, trovando un po’ di conforto.
Poi arrivarono i problemi strani: e-mail che non funzionavano, telefonate interrotte, soldi spariti dal conto, addebiti misteriosi sulla carta. La banca parlava di frodi, ma nessuno trovava il colpevole. Andrea iniziò a sentirsi nel mirino, anche se non capiva se fosse paranoia o realtà.
Nel frattempo, la società sembrava ossessionata dall’arrivo dei robot umanoidi, i nuovi “Terminator”: macchine sempre più simili agli umani, progettate per sostituire lavoratori, soldati, poliziotti. Nei telegiornali si parlava di prototipi in grado di muoversi, parlare, persino prendere decisioni autonome. Molti li vedevano come una rivoluzione positiva, ma Andrea era inquieto: se queste macchine fossero usate per controllare o eliminare chi viene considerato “scomodo”? E se un giorno un robot, programmato da un algoritmo, decidesse che tu non sei più utile alla società?
La storia di Andrea purtroppo non finisce bene: dopo aver assunto uno dei suoi soliti farmaci, si sente male, viene ricoverato e pochi giorni dopo muore in ospedale per “cause inspiegate”.
Oggi tutto è automatizzato: sanità, banche, uffici pubblici, trasporti. E chi viene considerato “sovversivo” rischia di essere eliminato senza che nessuno se ne accorga. Non da un Terminator con la faccia di un attore famoso, ma da una serie di piccoli sabotaggi, fino al colpo di grazia, magari dato proprio da un robot o da un sistema automatico.
Paranoia? Forse. Ma con l’arrivo dell’intelligenza artificiale e dei robot umanoidi, il controllo sarà sempre più silenzioso.
Preciso.
Totale.
Carlo Makhloufi Donelli
Nato a Villerupt (F) il 12.02.1956 – Studioso e Ricercatore in fisica quantistica applicata a biologia molecolare e neuroimmunologia – Membro del board di ricerca scientifica di diverse organizzazioni nazionali ed internazionali – Ideatore e Coordinatore del progetto EDIPO «Eliminazione isole di plastica oceaniche»
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