In data 18 giugno 2025, le organizzazioni sindacali CISL, FIALS, NURSIND e Nursing Up hanno proceduto alla sottoscrizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità Pubblica relativo al triennio 2021–2024, interessando circa 580.000 lavoratrici e lavoratori del settore.
Si tratta di un rinnovo contrattuale fortemente tardivo — con tre anni di ritardo — privo di risorse adeguate e caratterizzato da incrementi salariali del tutto insufficienti. Le misure previste risultano del tutto inadeguate a salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni e la dignità professionale degli operatori sanitari. CGIL e UIL, seppur non firmatarie in questa tornata, hanno comunque in passato avallato contratti penalizzanti per la categoria.
LE RAGIONI DEL NOSTRO RIGETTO DEL CCNL:
Incrementi retributivi inadeguati: A fronte di un’inflazione accumulata del 16%, gli aumenti si attestano su un misero 6,8%, determinando una perdita reale del potere d’acquisto superiore al 9%. Una dinamica inaccettabile che impoverisce ulteriormente il personale sanitario.
Sistema indennitario frammentato e iniquo:
Pronto Soccorso: 175 milioni
Indennità infermieristica: 35 milioni
Indennità per tutela del malato: 15 milioni
Le risorse sono distribuite secondo logiche settoriali, favorendo una visione corporativa e clientelare, invece di valorizzare in modo equo tutte le figure professionali. Inoltre, tali indennità non risultano utili né ai fini previdenziali né ai fini del trattamento di fine rapporto.
Riconoscimenti al rischio, non alla prevenzione: Si incentivano prestazioni in ambienti ad alto rischio anziché investire sulla sicurezza e sulla prevenzione strutturale nei luoghi di lavoro. Le dotazioni organiche restano insufficienti, così come le tutele per chi opera in condizioni critiche.
Carichi di lavoro insostenibili:
Nessuna strategia efficace per coprire le assenze legate alla Legge 104 o a limitazioni funzionali.
Le misure fiscali premiano solo prestazioni straordinarie, disincentivando l’assunzione di nuovo personale e costringendo chi è già in servizio a turnazioni estenuanti.
Diritti contrattuali ignorati:
Persistente disapplicazione di sentenze giuridiche relative ai buoni pasto.
Esclusione del riconoscimento delle indennità durante i periodi di ferie.
Misura di esonero dai turni notturni per over 60 inefficace: L’apparente agevolazione si traduce in una penalizzazione economica per i lavoratori che, rinunciando ai turni, vedono ridursi la propria retribuzione complessiva, subendo l’ennesima beffa dopo anni di servizio notturno.
Introduzione della figura dell’“Assistente Infermiere”: una nuova figura professionale non adeguatamente definita e sottopagata, che rischia di creare ambiguità operative e di generare risparmi a discapito delle condizioni di lavoro, fungendo da surrogato tra OSS e infermiere.
UN CONTRATTO CHE MINA IL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO
Le sigle firmatarie si rendono corresponsabili di un disegno politico che da anni indebolisce la sanità pubblica, favorendo la progressiva privatizzazione del servizio. Mentre si comprimono salari e organici, il Governo pianifica un incremento della spesa militare (fino al 5% del PIL, su pressione NATO), ignorando l’emergenza strutturale che attraversa gli ospedali pubblici: salari tra i più bassi d’Europa, turni massacranti, personale allo stremo e atti di violenza in aumento.
Questo contratto non offre risposte concrete né soluzioni strutturali ai reali problemi del settore.
UNA STRATEGIA ALTERNATIVA È NECESSARIA
No alla firma di contratti contrari agli interessi dei lavoratori.
No alla concertazione che baratta salario e diritti in cambio di logiche spartitorie.
No alla retorica della “responsabilità” che frammenta e indebolisce la classe lavoratrice.
UNA VOCE AUTONOMA E COERENTE È POSSIBILE
Occorre rilanciare la mobilitazione sindacale, il conflitto organizzato, e le pratiche di autorganizzazione dal basso. Come FISI Sanità, rigettiamo con fermezza questo CCNL e ci impegniamo a promuovere tutte le vertenze sindacali e le azioni legali necessarie per contrastare le disposizioni ingiuste e lesive in esso contenute.
Continueremo a denunciare, resistere e costruire. Per una sanità pubblica, universale e gratuita. Per il riconoscimento pieno della dignità lavorativa di tutte e tutti.
Il Team Sanità F.I.S.I.
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