Mentre nel nostro paese c’è gran parte della popolazione che sembra essere contraria all’innovazione tech, forse non conoscendola, spesso temendola o fraintendendone le motivazioni, nel resto del mondo la mappa dei talenti tecnologici si è profondamente trasformata.
Un tempo era sufficiente citarne il nome per evocarne il dominio nei contenuti tech, ma oggi non è più solo la Silicon Valley a dettare le regole: città di Asia, Europa e altre regioni stanno emergendo come veri e propri poli di attrazione per professionisti e imprese del settore digitale.
Analizziamo i dati più recenti per capire dove si concentra oggi la forza lavoro tech e quali città guidano questa rivoluzione[1][2].
Il nuovo baricentro: Asia-Pacifico domina la scena
Nel 2023, tutte le prime otto città con oltre 500.000 lavoratori tech si trovano in Asia, in particolare in India, Cina e Giappone. Questo dato segna una svolta storica: il baricentro dell’innovazione tecnologica si sta spostando verso Est, grazie anche alla crescita di colossi come ByteDance (Beijing), Infosys (Bengalûru), Alibaba (Shanghai), Sony (Tokyo) e Tencent (Shenzhen)[1][2][3][4].
Ecco le principali città per numero di professionisti tech:
Città | Paese | Regione | Forza lavoro tech |
Beijing | Cina | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Bengalûru | India | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Shanghai | Cina | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Tokyo | Giappone | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Delhi-Gurugram | India | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Hyderabad | India | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Mumbai | India | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Shenzhen | Cina | Asia-Pacifico | 500.000+ |
Queste città non solo ospitano grandi aziende, ma attraggono anche startup, investitori e talenti da tutto il mondo, grazie a ecosistemi maturi, regolamentazioni stabili e accesso facilitato ai capitali[1][2].
Nord America ed Europa: la sfida continua
La San Francisco Bay Area resta il più grande hub tech del Nord America, mentre in Europa solo Parigi si impone come vero “powerhouse market”, grazie alla presenza di aziende come Capgemini e startup emergenti come Mistral AI[1][2].
Londra, Berlino, Amsterdam, Milano e Barcellona sono tra i centri europei più dinamici, ma con numeri inferiori rispetto ai giganti asiatici.
Altri poli in crescita
- Toronto e Montreal guidano il Canada, mentre New York, Dallas, Los Angeles, Seattle e Boston sono i principali hub statunitensi dopo la Bay Area.
- In America Latina, Città del Messico, San Paolo, Buenos Aires e Santiago si stanno affermando come centri di innovazione.
- Sydney e Melbourne rappresentano l’Australia, mentre Singapore e Seoul sono i riferimenti per il Sud-Est asiatico[1][2].
Domanda di competenze: AI, software e data engineering
In tutti i mercati, la richiesta di professionisti specializzati in intelligenza artificiale, sviluppo software e data engineering è il principale motore di crescita. La decentralizzazione dei talenti tech favorisce la nascita di nuovi poli anche in aree tradizionalmente meno coinvolte, come l’Europa dell’Est e alcune città sudamericane[1][2].
Focus Italia: Milano nella top 50
Milano si posiziona al nono posto tra le città con una forza lavoro tech compresa tra 100.000 e 150.000 professionisti, confermando il suo ruolo di riferimento nazionale per l’innovazione digitale. La città beneficia di un ecosistema vivace, università di eccellenza e una presenza crescente di startup e multinazionali del settore[1].
Riferimenti e approfondimenti
- I dati principali provengono dal “Global Tech Talent Guidebook 2025” di CBRE Consulting, visualizzati anche su Visual Capitalist[1][2].
- Per i dettagli sulle aziende leader: ByteDance (Beijing)[3], Infosys (Bengaluru)[4], Capgemini (Parigi).
- Per una panoramica sugli hub europei e svizzeri: approfondimenti su Zurigo, Basilea e Ginevra come centri di innovazione e ricerca[5].
- Per la classifica delle nazioni più innovative: Svizzera, USA, Svezia, Regno Unito, Paesi Bassi, Corea del Sud, Singapore, Germania e Finlandia[6].
In sintesi:
Il mondo dei talenti tech è sempre più globale e distribuito. Se Silicon Valley resta un modello, oggi la vera sfida si gioca tra Asia e Nord America, con l’Europa che cerca di recuperare terreno grazie a città come Parigi e Londra. La partita dell’innovazione è aperta e la geografia dei talenti è destinata a cambiare ancora, mentre noi stiamo a guardare[1][2].
Alcune delle fonti che ho consultato per scrivere questo articolo:
- https://www.zerohedge.com/technology/these-are-biggest-tech-talent-hubs-world
- https://www.visualcapitalist.com/mapped-the-biggest-tech-talent-hubs-in-the-world/
- https://en.wikipedia.org/wiki/ByteDance
- https://en.wikipedia.org/wiki/Infosys
- https://www.apasolutions.ch/hub-dell-innovazione-opportunita-nel-settore-tecnologico-nelle-citta-svizzere
- https://fxoro.com/it/the-top-10-powerhouses-of-innovation-in-2023/
Carlo Makhloufi Donelli
Nato a Villerupt (F) il 12.02.1956 – Studioso e Ricercatore in fisica quantistica applicata a biologia molecolare e neuroimmunologia – Membro del board di ricerca scientifica di diverse organizzazioni nazionali ed internazionali – Ideatore e Coordinatore del progetto EDIPO «Eliminazione isole di plastica oceaniche»
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