20 GIUGNO SCIOPERO DEL LAVORO E DEL CONSUMO CONTRO IL GENOCIDIO A GAZA

da | Giu 5, 2025 | Attualità | 0 commenti

Il 29 marzo scorso avevamo diffuso e condiviso l’appello dell’ARCI di Brentonico, “per una risposta forte e unitaria al massacro che si sta commettendo nei confronti dei palestinesi”.

“Non capiamo come possiamo sentire il suono della sveglia al mattino ed andare a lavorare, sicuri nella nostra routine: perché non ci siamo ancora fermati in un vero giorno di sciopero, dal lavoro, dalla scuola, dagli acquisti? Perché non stiamo davvero urlando “BASTA!” tutti assieme? 

Sappiamo tutti che quello che sta succedendo a tre ore di aereo da noi va oltre l’orrore, ogni giorno di più, e ogni giorno peggio.” recita parte del testo della lettera, sottoscritta, nei giorni successivi, dal nostro sindacato e da moltissime persone: lavoratori, giornalisti, aziende private ma anche circoli di anziani, associazioni ricreative, gruppi sportivi, gruppi di acquisto e personalità pubbliche come Luigi De Magistris.

“Non c’è più cibo a Gaza, e qua non c’è più tempo” era lo slogan della lettera e, dopo due mesi, il tempo è davvero finito. Le immagini dei bambini scheletrici di Gaza resteranno nella storia, assieme alla domanda “come abbiamo potuto lasciarlo succedere”.

Lo sciopero in Trentino del 30 maggio

Il 30 maggio, attraverso uno sciopero proclamato da alcuni sindacati di base, i trentini hanno espresso nel concreto il loro dissenso verso l’orrore, non andando a lavorare e non utilizzando servizi, come fare la spesa o fare acquisiti in generale, per rilanciare lo sciopero nazionale in maniera forte e netta.

Se il Trentino era un banco di prova, la prova è stata superata e l’adesione è stata altissima.

Lo sciopero nazionale del 20 giugno

Il 20 giugno, alcuni sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale contro li genocidio a Gaza, tra cui il FISI che ha lavorato per  creare una rete forte a sostegno di questa iniziativa.

Con lo sciopero si chiede:

  1. La condanna ufficiale da parte dello Stato italiano del genocidio in corso nella Striscia di Gaza
  2. L’immediata cessazione di ogni collaborazione militare e blocco della fornitura di armi e tecnologie belliche da parte dell’Italia a Israele
  3. Il rispetto da parte di Israele delle Convenzioni di Ginevra, del Diritto Internazionale Umanitario e delle risoluzioni ONU
  4. Il rispetto del principio costituzionale di ripudio della guerra (art. 11 Costituzione Italiana)
  5. Il pieno esercizio del diritto di informazione libera e imparziale sui crimini commessi nei territori occupati

Lo sciopero dei consumi

Non sarà solo uno sciopero dal lavoro, ma anche dai consumi. Si invitano tutti a non utilizzare servizi, come posta e banca; non fare la spesa o acquisti; chi può, chiudere eventuali esercizi commerciali; ed esporre simbolicamente (sui social, alla porta di casa, sul luogo di lavoro) –  sia chi aderirà allo sciopero lavorativo che chi no- dei simboli legati alla resistenza palestinese. In particolare, come simbolo dello sciopero è stato pensato ad un ramo o una pianta di ulivo. L’ulivo, pianta storica della Palestina, rappresenta il legame con la terra, la dignità, la resistenza. Proprio per questo, anche gli ulivi sono diventati bersaglio della distruzione: secondo Oxfam, solo nel mese di novembre 2024, oltre 1.450 ulivi sono stati sradicati o incendiati. Difendere gli ulivi significa anche difendere la memoria, l’identità e il futuro di questo popolo.

Perché la data del 20 giugno

Il 20 giugno è la data in cui è previsto il rientro in Italia della delegazione Italiana della Marcia globale su Gaza. La Global March to Gaza è una mobilitazione internazionale pacifica che si svolgerà dal 12 al 20 giugno 2025, con l’obiettivo di raggiungere il valico di Rafah al confine tra Egitto e Striscia di Gaza. La marcia mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esercitare pressione sulle istituzioni internazionali affinché intervengano per porre fine alla crisi umanitaria in corso a Gaza. Attualmente, circa 150 persone dall’Italia hanno confermato la loro partecipazione, sebbene il numero sia in continuo aumento. i partecipanti internazionali sono oltre 10.000 persone provenienti da 31 paesi, supportate da più di 150 ONG. Invitiamo tutte le realtà aderenti allo sciopero a sostenere la marcia inviando una mail a: mtginter-italia@libero.it

Per i lavoratori: come si aderisce a uno sciopero?

Visto l’interesse per lo sciopero da parte di persone normalmente poco interessate a questa modalità di protesta e che non hanno mai scioperato prima, si precisa che:

– per aderire, non serve essere iscritti ad alcun sindacato e potete liberamente aderire anche se siete iscritti ad un sindacato che non promuove lo sciopero. – – — non serve firmare nessuna carta e non fare altro che semplicemente non andare al lavoro;

– anche se per alcune categorie non è obbligatorio avvisare il datore di lavoro, in questo caso spiegare le ragioni può essere un utile modo per continuare a parlare di Gaza. Invitiamo tutti e tutte ad avvisare anche utenti e clienti, perché in questo caso non vogliamo creare un disservizio fine a sé stesso, ma vogliamo essere uniti nell’affermare il nostro senso di impotenza di fronte a un popolo condannato a morte;

– per la specifica sulle modalità di adesione e su eventuali limitazioni di categoria, consultare il seguente link

https://fisisindacato.it/2025/06/04/indicazioni-tecniche-per-lo-sciopero-generale-di-venerdi-20-giugno-2025/

 

Per firmare compilare questo form:

https://docs.google.com/forms/d/1u-jsTcdwQflHxz6vqZiOYgMhVbhBJxZVKnS4Us3QRaM/edit

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