La F.I.S.I. condivide e aderisce alla protesta promossa dalle Assemblee Precarie Universitarie, per il giorno 12 maggio, contro il precariato universitario.
Si protesta per dire basta ai contratti a termine, alla perenne incertezza e ai ricatti quotidiani a cui sono sottoposti assegnisti/e, dottorandi/e docenti a contratto, per non parlare delle persone che di un contratto sono ancora in attesa. Si protesta anche per il personale tecnico amministrativo e per quello bibliotecario, per il personale di servizi come il portierato, le pulizie, e per chi lavora nei bar delle università, per il personale esternalizzato e per chi lavora con gli appalti. Figure contrattuali molto diverse tra loro ma unite dal filo rosso della precarietà.
Si protesta contro i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, che penalizzano la ricerca di base e favoriscono i fondi competitivi e privati, per non parlare delle gravi ripercussioni che questi esercitano su didattica, diritto allo studio, condizioni di lavoro e libertà della ricerca. Sappiamo che tutto ciò che sta succedendo oggi implicherà la chiusura di interi corsi di laurea, di intere linee di ricerca e il licenziamento in massa della maggior parte dei precari.
Bisogna fermare i tagli, l’attacco alla libertà accademica e la precarizzazione del lavoro universitario che fanno parte di un progetto politico più ampio di questo governo, che continua a tagliare welfare e servizi mentre aumenta la spesa militare.
Chiediamo una didattica e una ricerca svincolate dagli interessi bellici.
Vogliamo opporci a tutto questo e chiediamo a tutti i precari, al personale esternalizzato, agli studenti e strutturati solidali di unirsi a noi.
Non accettiamo più questa idea di università.
Ne vogliamo costruire insieme una nuova.
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