PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

da | Mag 3, 2022 | Attualità | 0 commenti

Oggi come non mai, questa ricorrenza assume un carattere speciale per l’affermazione dei diritti dei lavoratori.

Quando il 1 maggio del 1886 gli operai di Chicago diedero vita allo sciopero generale per richiedere la riduzione a 8 ore del turno di lavoro per tutti, sicuramente non pensarono che una legittima ed umana istanza , sarebbe costata tante vite umane.

Purtroppo le ingiustizie, i soprusi e gli abusi ancora oggi come allora, caratterizzano il mondo del lavoro e per certi aspetti si sono aggravati.

Oggi, la precarietà è la vera caratteristica del lavoro.

Migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro e in tantissimi rischiano di perderlo.

Su 24 milioni di contratti registrati all’INPS nel 2018, ben 20 milioni sono di tipo precario.

Abbiamo un numero impressionante di giovani disillusi che non cercano più lavoro e circa 7 milioni di lavoratori in attesa di rinnovo del contratto.

Dagli inizi del 2022 presso il Ministero del Lavoro, sono state registrate ben 69 vertenze che riguardano 80000 lavoratori.

Tra le prime 5 regioni europee a più alto tasso di disoccupazione, ben 4 sono italiane.

La vera drammaticità però non è in queste cifre, bensì nel nuovo concetto di rapporto di lavoro che si vuole imporre attraverso la gestione di pseudo emergenze.

Oggi il lavoro non è più visto come strumento di emancipazione sociale, che consente all’uomo una vita dignitosa, ma è visto come strumento di ricatto appena sufficiente ad assicurare la sopravvivenza.

A ciò non si arriva solo per il fallimento della politica quanto piuttosto per la incapacità dei sindacati di restare legati al proprio scopo, ovvero la difesa dei lavoratori.

È triste ammetterlo ma la dignità del lavoro, nel nostro Paese è ancora una chimera.

Le ultime vicende legate alla gestione della emergenza sanitaria, hanno completamente stravolto il mondo del lavoro in Italia, introducendo nuovi ed inutili obblighi che se non assolti, hanno prodotto umiliazione, discriminazione ed esclusione dal lavoro.

Hanno indotto migliaia di lavoratori alla disperazione e purtroppo come era prevedibile, molti non hanno retto a questo peso, cedendo al vile ricatto di Stato.

Come si fa a parlare di libertà e dignità se il lavoro è assicurato unicamente se si obbedisce ad un potere che sempre di più si allontana dalle ragioni dell’uomo?

Gli autorevoli rappresentanti dei maggiori sindacati, sono ancora in tempo a staccarsi dalle logiche perverse del governo di Draghi, tornando a rappresentare i lavoratori.

Torniamo tutti a lavorare per assicurare sicurezza e benessere sui luoghi di lavoro, torniamo tutti ad occuparci di solidarietà ed inclusione.

Il lavoro torni ad essere uno strumento per garantire dignità piuttosto che strumento di sfruttamento ed emarginazione.

Per farlo, abbiamo una sola via, ristabilire la Verità.

La verità sarà come un fiume in piena e spazzerà via corruzione, menzogne e tiranni.

Solo attraverso la verità ci riprenderemo la nostra libertà.

I padri costituenti quando pensarono all’articolo 1della Costituzione ovvero; l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, chiosarono : la sovranità appartiene al popolo che la esercita nella forma e nei limiti della Costituzione.

Sappiate signori governanti che la libertà e la dignità sono DIRITTI, non concessioni e ogni uomo è tenuto a difendere questi valori anche a costo della propria vita.

Non abusate della pazienza, ma soprattutto non offendete più la Costituzione.

Lavoriamo tutti per un sindacato forte del consenso dei lavoratori per guadagnare autorevolezza e interrompere certe logiche

Solo se avremo un movimento dei lavoratori GRANDE , possiamo sperare anche di avere giustizia.

W i lavoratori e buon primo maggio a tutti

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